Informatica
L'informatica all'Istituto "Rossi" di Vicenza
1952 - Viene istituito presso l'Istituto il primo corso post-diploma a livello nazionale in Elettronica Industriale. Nella storica foto si vede il prof. Giuseppe Magnifico, ideatore del corso, attorniato da alcuni allievi mentre sta spiegando la struttura del "cervello elettronico" (solo nel 1958 all’università di Padova viene avviato il primo corso di laurea in elettronica).
1967 - L'Istituto acquista due macchine Olivetti-Bull per l'elaborazione dati mediante schede perforate: una perforatrice per tradurre documenti in schede
perforate mediante un apposito codice chiamato codice di Hollerith, dal nome del ricercatore che inventò tale sistema di codifica verso la fine dell'800 ed una selezionatrice per ordinare le schede (circa 500 al minuto), per esempio in ordine alfabetico o numerico. Le macchine sono programmate mediante un pannello perforato e cavetti di rame isolato.
1968 - Viene acquistata per il laboratorio di elettronica l'Olivetti P101, detta la "Perottina" dal nome del suo progettista Pier Giorgio Perotto, prototipo del personal computer. Il prezzo di acquisto è di Lire 2.135.000. L’ex-allievo Gastone Garziera, diplomatosi nel 1961, è parte del gruppo progettista.
1970 - Viene donato alla scuola dalla ditta Bassetti di Milano l'Olivetti ELEA 6001 grazie all'interessamento dell'ex-allievo Cesare Benedetti; viene rimesso in condizioni di funzionare nel laboratorio di elettronica, occupa circa 150 mq
e consuma circa 15kw/ora. Nell'autunno del 1971 viene tenuto un corso di programmazione per l'Elea da parte di un professore dell'università Ca' Foscari di Venezia. L'elaboratore ha una memoria di 30K, 5 unità nastro, una perforatrice di schede, un lettore di schede e una stampante da 600 linee/minuto. E' possibile programmarlo in linguaggio macchina e Fortran. Verso la fine degli anni anni Ottanta viene demolito sia per obsolescenza nel campo didattico sia per esigenze di spazio. Attualmente al conservati la matrice logica di sequenza, una
memoria a nuclei di ferrite da 10Kb e un frammento di una lastra di alluminio (anticorodal) di un'anta di armadio.
1972 - L'Istituto prende l'incarico di elaborare, mediante le macchine Olivetti- Bull, le graduatorie provinciali degli insegnanti per il Provveditorato agli Studi di Vicenza.
1972 - Viene acquistata la P602, che utilizzava la stessa logica della Perottina ma aveva una memoria doppia rispetto alla P101 e aveva anche alcuni programmi residenti in ROM. Il prezzo d'acquisto è di 4.095.000 lire (da tenere presente che lo stipendio di un insegnante ad inizio carriera era di 150.000 lire). Nei pomeriggi vengono organizzati dei corsi di programmazione per gli allievi interessati a queste nuove tecniche.
1979 – (qualche dubbio su questo acquisto) Arriva nell'Istituto il primo personal computer Commodore "PET 2001" con monitor incorporato e con il nuovo
linguaggio simbolico BASIC.
1980 - Viene acquistato il "Pet 3032" (matr. 1324687 inv.15544), versione aggiornata del "Pet 2001". Dati essenziali: Anno 1979; Produttore Commodore;
1984 - L'istituto acquista per 80.749.000 lire dalla Bull il minicomputer DPS6/45 per la gestione della segreteria didattica e della segreteria amministrativa.
1985 - Viene approvata una convenzione con l'Associazione Industriali di Vicenza, presidente Pietro Marzotto, per la collocazione di 2 elaboratori Apollo (del valore di circa 350 milioni) presso il laboratorio di Elettronica dell'Istituto in collaborazione con lo Studio Synthesis dei fratelli Bono di Vicenza per lo svolgimento di corsi CAD-CAM esterni per le industrie della provincia di Vicenza ed interni per gli allievi di meccanica dell'istituto.
1986 - Viene deciso di ampliare il CED (centro elaborazione dati) sia agli uffici tecnici che alla biblioteca; vengono investiti altri 60 milioni in ampliamento unità centrale DPS6, terminali video, stampanti e logistica.
1986 - Scaduta la convenzione con Studio Synthesis di Vicenza, l'aula CAD viene dotata di 10 postazioni UNIX per l'insegnamento delle tecniche di disegno e progettazione assistiti da calcolatore per un valore di circa 250 milioni di lire.
1987 - Primo laboratorio di informatica per le classi del biennio nell'ambito del Piano Nazionale Informatica grazie al contributo di 70 milioni di lire dato dal Ministero della Pubblica Istruzione; il laboratorio era dotato di 15 Personal Computer 286 da 1MB di Ram e unità a floppy disk ; uno solo era dotato
di un disco fisso da 30Mb. Esso è nato con lo scopo di garantire una migliore preparazione scientifica agli allievi, dando particolare importanza a matematica e fisica e impartendo basi di programmazione e linguaggi informatici(Pascal). All’orario di matematica del biennio viene assegnata un'ora in più alla settimana per consentire l'accesso al laboratorio per le esercitazioni.
1997 - L'istituto "Rossi" organizza il primo corso di reti di computer aperto a tutte le scuole superiori della provincia; la scuola inizia ad investire risorse per mettere in rete tutti i computer e nasce il centro di informatica per la manutenzione ed il coordinamento di tutte le attrezzature informatiche della scuola.
2005 - Tutte le aule vengono messe in rete, viene attivata la possibilità di assistere alle lezioni in classe via internet per gli allievi assenti per lunghi periodi.
A cura dei proff.: Renzo Corradin, Giorgio Mariga, Carlo Schio
Oggetti nella collezione Informatica
Computer Commodore PET 3032
L'originale PET, introdotto dalla Commodore nel 1977, è sicuramente stato uno dei successi nel nascente mercato dei personal computer ma aveva ricevuto diverse critiche a causa della tastiera "giocattolo" di cui…